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Le feste, i riti, la fotografia.

Le feste si offrono come punto di vista privilegiato per l'osservazione di certe dinamiche socio-culturali e religiose. L'osservazione partecipante di un evento festivo non può che rappresentare uno dei modi possibili, uno dei tanti punti di vista volti alla comprenzione di uno o più fenomeni.
Nel tempo festivo lo spazio e il tempo profano lasciano posto ad un tempo nuovo, ordinato da scansioni rituali entro la cornice del sacro.
Mediante il rito, drammatizzazione di atti mitici reiterati all'interno di un tempo e uno spazio sacro, l'uomo formalizza il proprio rapporto col sovraumano.
Connesse ai cicli produttivi, le feste celebrano l'avvicendarsi delle stagioni mediante pratiche rituali tese alla propiziazione di beni fondamentali per la sussistenza di una data comunità.
Fastose processioni di fercoli baroccheggianti, dimesse e raccolte processioni di paese, pellegrinaggi di devoti presso santuari extra urbani, banchetti opulenti condivisi collettivamente, offerte votive e molto altro ancora costituiscono il complesso sistema di credenze mediante cui si manifesta la religiosità popolare e non solo.
Pur consapevole che la semplice osservazione di una data festività non può resistuire la complessità segnica e simbolica che si cela al di sotto del livello manifesto, credo sia importante considerare come l'osservazione, anche mediante strumenti fotografici, partecipi intenzionalmente alla possibile comprenzione del fenomeno festivo.
Le immagini fotografiche diventano quindi documenti, acquisizione di dati fissati per sempre entro una cornice.
La fotografia critica, interpreta, separa, distingue, esplora muovendosi silenziosamente nel labirinto della conoscenza e dell'interpretazione.
L'osservazione di un dato fenomeno va considerata a partire dal soggetto osservante il quale di per sè non è neutro, ma viceversa culturalmente determinato ed orientato.
A sua volta l'oggetto, che spesso coincide con un soggetto, è anch'esso culturalmente orientato.
Si viene così a determinare una doppia influenza reciproca, da una parte il soggetto osservante con la sua presenza e dall'altra l'oggetto osservato ed osservante.
Nessuna di queste due realtà può restituire fedelmente un contesto oggettivo, bensì una visione parziale e circoscritta della complessità.
Il problema epistemologico riguarda ogni tipo di indagine, il modo in cui si conosce qualcosa, le prospettive, le strategie, la particolare angolazione dalla quale si guarda.
MANUELA GRECO